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Kenya
Negli insediamenti informali di Nairobi (slum) la popolazione affetta da HIV così come i bambini e le bambine con disabilità sono due delle categorie più vulnerabili in quanto non hanno accesso ad adeguati servizi di salute dedicati che possano favorire la loro inclusione sociale e migliorare le loro condizioni di vita, e subiscono lo stigma diffuso nel Paese.
L’epidemia di HIV in Kenya ha uno dei tassi più elevati al mondo, con 1,6 milioni di persone contagiate. Negli anni il Paese ha fatto notevoli progressi nella lotta all’HIV ma ancora oggi un’alta percentuale di persone sieropositive.
Riguardo la disabilità si stima che a Nairobi ci sia una popolazione di 300.000 bambini e bambine disabili, l’80% presente negli insediamenti informali, inoltre a livello familiare si rileva l’incapacità sociale ed economica dei familiari di prendersi carico delle particolari esigenze dei propri figli e scarsa consapevolezza dei diritti ed opportunità.
Medicus Mundi Italia lavora in vari slum di Nairobi per migliorare l’integrazione tra comunità e sistema sanitario, al fine di combattere lo stigma e favorire attività di testing, counselling e trattamento di giovani HIV+, con un focus su donne, migranti interni e “key population” (che comprende prostitute, uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, transgender, carcerati e tossicodipendenti). Inoltre, si rafforza il sistema comunitario di accesso ai servizi socio-sanitari di prevenzione, diagnosi, riabilitazione per bambini e bambine con disabilità negli insediamenti informali.
- Formazione di operatori sanitari su HIV: test, counselling e servizi correlati (HTS)
- Sessioni di Educazione Continua in Medicina (ECM) su Assistenza Sanitaria Integrata dell’HIV e co-infezione TB/HIV
- Attività di counselling e supporto psicosociale per favorire l’aderenza al trattamento
- Rafforzamento tecnico e logistico di Youth Friendly Center (YFC), sportelli di riferimento per i giovani degli slum presenti nei centri di salute
- Sensibilizzazione sulla salute sessuale-riproduttiva, sui diritti riproduttivi sessuali, sulla prevenzione dell’HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili nelle comunità e nelle scuole del territorio;
- Formazione e follow up al personale sanitario dei centri di salute e ai volontari socio sanitari (CHVs) sui temi della prevenzione alla disabilità tramite cure prenatali e postnatali e sulla diagnosi precoce di forme di disabilità nei bambini 0-5
- Promozione e sensibilizzazione del sistema di registrazione nazionale per la certificazione della disabilità
- Misure per favorire l’accessibilità nei centri di salute alle persone con disabilità
- Formazione per le educatrici di asili infantili su educazione inclusiva e diagnosi