Comunicato stampa - Bilancio sociale 2022
Bilancio sociale 2022
COMUNICATO STAMPA
Nel 2022 le conseguenze in ambito sanitario, sociale ed economico della pandemia da COVID-2019 e dello scoppio della guerra in Ucraina si sono chiaramente manifestate a livello globale. Il contesto internazionale ha influito sull’azione di cooperazione sanitaria e sul bilancio di Medicus Mundi Italia, che opera soprattutto nell’Africa sub-sahariana. Hanno pesato in particolare l'intensificarsi dei conflitti, di fenomeni climatici estremi e le crisi alimentari. E’ il caso dell’avanzare del terrorismo in Burkina Faso, con più di due milioni di sfollati interni e un forte peggioramento della situazione alimentare e delle condizioni igienico-sanitarie; così come dei fenomeni alluvionali sulle coste del Mozambico, o degli shock climatici e crisi alimentari in Burundi e delle protratte siccità in Kenya.
In un contesto di cooperazione internazionale che presenta crescenti difficoltà, complessità e rischi, il bilancio 2022 presentato da MMI testimonia un impegno vasto e concreto indirizzato a migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi socio-sanitari in Paesi a risorse limitate perché l’accesso alla salute sia un diritto di ogni persona. Il 29 maggio si sono riuniti i soci di Medicus Mundi Italia e hanno approvato all’unanimità il Bilancio Sociale 2022 per dare conto, in modo trasparente, del lavoro che realizziamo in Africa, America Latina e in Italia. E’ stato presentato un anno di lavoro attraverso racconti, numeri, dati e grafici riferiti ai progetti realizzati, e la presentazione di un bilancio economico certificato.
Il Bilancio Sociale 2022 evidenzia come MMI abbia dovuto intensificare le proprie forze e il proprio impegno all’interno di un sistema di cooperazione internazionale e di riforma del terzo settore, che richiede alle Organizzazioni della Società Civile sempre maggiori capacità professionali e organizzative a tutti i livelli, con una gestione dei fondi sempre più articolata, burocratica e concorrenziale.
Il prof. Carosi, presidente di Medicus Mundi Italia, sottolinea che “notevoli sono stati gli sforzi di MMI nel mantenere il proprio impegno programmatico in Burkina-Faso, in Mozambico, Kenya, Burundi e Brasile, proseguendo e anche avviando nuovi progetti di salute comunitaria, di salute materna, neonatale e infantile, di lotta alla malnutrizione e alle principali malattie infettive. Cui si aggiunge l’impegno prioritario nella formazione e aggiornamento degli operatori sanitari e nelle attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salute globale”. Nel 2022 si è conclusa la raccolta fondi della campagna “Un vaccino per tutti” voluta da Confindustria Brescia e dai Sindacati CGIL, CISL e UIL provinciali, e si è dato il via alle attività di progetto contribuendo a rafforzare la campagna vaccinale anti-COVID 19 nella Provincia di Inhambane in Mozambico, portandola anche all’interno dei programmi di salute comunitaria realizzati da MMI attraverso le Brigadas Móveis (equipe sanitarie mobili).
Massimo Chiappa, direttore di MMI sottolinea che “ancor una volta è l’Africa, in particolare la regione sub sahariana, il continente più fragile e vulnerabile a subire maggiormente il colpo degli shock globali. Il 69,3% della popolazione africana1 vive oggi in un paese in cui i conflitti armati e la violenza sono peggiorati rispetto a 10 anni fa. La salute globale per noi inizia dalle comunità, per questo il nostro impegno anche nel 2022 si è concentrato su azioni di primary health care, sia in contesti rurali che in aree peri-urbane: azioni focalizzate sulla lotta alle malattie infettive endemo-epidemiche (in particolare HIV/AIDS, tubercolosi e malaria), alla malnutrizione infantile, primo fattore di esposizione all'aggressione di patologie infettive e non, e in generale alla promozione della salute materno-infantile. Ciò che riscontriamo anche nei contesti in cui operiamo è un confine sempre più labile ed una connessione sempre più forte fra sviluppo ed emergenza: a causa dei conflitti, degli eventi climatici e dell’insicurezza alimentare con conseguenze sulla salute della popolazione, acuite dalla debolezza strutturale di molti sistemi sanitari africani e lo spostamento forzato di popolazioni fragili.”, aggiungendo che “diviene quindi sempre più importante colmare il gap che esiste tra la cooperazione allo sviluppo e l'assistenza umanitaria nella capacità di prepardness e mitigazione dei disastri da un lato, e di aumento della resilienza delle popolazioni locali dall’altro. Viceversa l’obiettivo della Universal Health Coverage definito dall’Agenda 2030 sarà sempre più lontano dall’essere raggiunto. Covid-19 ci ha dimostrato che non esiste copertura sanitaria universale senza la capacità di agire e intervenire sui sistemi sanitari a partire dalle comunità per garantire maggiore capacità di resilienza.”
Riportiamo di seguito alcuni numeri significativi del bilancio 2022: 19 progetti realizzati in 6 paesi, 367.555 beneficiari diretti raggiunti, 67 collaboratori (di cui 11 persone dello staff in Italia, 17 cooperanti espatriati, 39 collaboratori locali) e circa 30 volontari.
I proventi totali ammontano a €1.559.573,71, impiegati per il 92.4% in attività di cooperazione internazionale, educazione e formazione; lo 1.2% in attività di comunicazione e raccolta fondi e il 6.4% per il supporto generale.
Il principale donatore è l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a cui si uniscono altre amministrazioni pubbliche (8xmille Stato), altri enti di erogazione (8xmille CEI, 8xmille Chiesa Valdese, Fondazione Cariplo, Fondazione Museke) i fondi del 5xmille e fondi da privati (imprese, altre organizzazioni no profit e persone fisiche
Nel 2022 Medicus Mundi ha rafforzato la propria partecipazione in reti con altri attori della cooperazione sia in Italia che all'estero, e collabora formalmente con la Clinica di malattie infettive e tropicali dell’Università degli Studi di Brescia per le attività di formazione, di ricerca operativa sul campo e di validazione scientifica di buone pratiche assistenziali.
1fonte: Ibrahim Index of African Governance